Buon mercoledì!!!

Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento del nostro blog, il perchè di oggi è ambientato in via delle zoccolette cercando di far luce sul perchè si  chiami proprio così.
 
Perchè le zoccolette hanno una via?
 
Con un colpo di spugna urbanistico, nei secoli, sono scomparse quasi tutte le testimonianze tangibili di un pezzettino di storia cittadina. Un pezzettino sordido, non c'è che dire, ma persistente anche se oggi ad aiutarci c'è rimasto qualche contributo dalla toponomastica. Che Roma sia stata la città delle prostitute ce lo dice pure Belli e non soltanto l'umorismo trito del luogo comune. Ce lo dice pure la pessima nomea cucita addosso ai romani  nei secoli dai forestieri. Popolo "tosto", di maneschi, di volgari, di ignoranti. Popolo di "zoccole", appunto, proprio per rimanere nell'ambito "poetico".

Buon mercoledi a tutti!!!

ecco un perchè ad hoc per oggi: Perchè il 24 maggio si festeggia, ma senza far rumore? 
 
Ringrazio sempre l'interessante libro "101 perche' sulla storia di Roma che non puoi non sapere" per le molteplici idee...
 
Enoch bisnonno di Noè e padre di Matusalemme, alla "tenera" età di 365 anni, invece di morire, fu "rapito" da dio e portato in un luogo segreto, insieme, si dice, anche al profeta Elia.
Non si sa bene dove si siano cacciati questi due eroi dell'Antico Testamento, di certo c'è solo l'immenso amore  provato da dio nei loro confronti, tanto immenso da risparmiare loro anche la morte.
Un millennio e passa più tardi l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto li ritroverà nel paradiso terrestre, loro due più san Giovanni evangelista, a formare un club privato dei graditi al signore. 
Questi tre nomi sono quindi importantissimi per il bene spirituale dell'umanità. Gli stessi tre nomi a Roma, invece, sono sinonimo di una festa dai risvolti amari, anche se dedicata alla concordia.
Per i visitatori che secoli fa provenivano dai Castelli, le Mura Aureliane e l'antica porta che si apriva sul Laterano dovevano apparire avvolte da una selva di acacie, filari di vigne, castagni e osterie a ogni metro.
Roma era subito dopo quell'ultimo tratto di campagna, le due realtà vivevano gomito a gomito, separate da spessi mattoni e da un portalone imponente, ma in stretto collegamento. Ma se il visitatore fosse arrivato di notte, un 24 di giugno, giorno della festa di san Giovanni,

© Casa Vacanza "Venturi". SCIA QA/2018/34299 del 20.07.2018

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